La mia arte potrebbe definirsi figurativa, surrealista, simbolista, ma non
può essere catalogata secondo le attuali linee guida dell'arte contemporanea,
la mia arte è strettamente legata alla spiritualità della Dea e al neopaganesimo e non la si può analizzare senza tener conto del contesto esoterico
e spirituale da cui attingo.”
"Per me la pittura è un atto sacro, un rituale creativo, potrei definirla quasi una vocazione sacerdotale pittorica, è come un richiamo interiore ad
invocare le divinità portandole in vita sulla tela.
Ispirata dalla mitologia classica e dal folklore sin da bambina e con alle spalle un lungo percorso culturale e spirituale di ricerca sulle Dee madri e sui culti pagani di tutto il mondo, ho
messo le mie mani, i miei colori e la mia creatività al servizio dell'energia cosmica che permea l'universo, che io chiamo Dea