“La mia arte potrebbe definirsi figurativa,
surrealista, simbolista, ma non può essere catalogata secondo le attuali linee guida dell'arte contemporanea,
la mia arte è strettamente legata alla spiritualità della Dea e al neopaganesimo e non la si può analizzare senza tener conto del contesto esoterico e spirituale da cui attingo.”
"Per me la pittura è un atto sacro, un rituale creativo, potrei definirla quasi una vocazione sacerdotale pittorica, è come un richiamo interiore ad invocare le divinità portandole in vita sulla tela. Ispirata dalla mitologia classica e dal folklore sin da bambina e con alle spalle un lungo percorso culturale e spirituale di ricerca sulle Dee madri e sui culti pagani di tutto il mondo, ho messo le mie mani, i miei colori e la mia creatività al servizio dell'energia cosmica che permea l'universo, che io chiamo Dea."
(Martina Santarsiero)
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