Lutto e resilienza

"Non sei più là dov'eri
Ma sei ovunque io sia."
( Victor Hugo)

Il 16 giugno 2020 è morto mio marito a soli 47 anni, era malato di sclerosi multipla e recentemente aveva scoperto di avere un tumore alla laringe. E' stato ricoverato 3 mesi in pneumologia per problemi di disfagia e problemi respiratori, ha dovuto fare tracheotomia e nutrirsi con peg. Sono stati mesi traumatici. Almeno l'ultima settimana della sua vita l'ha trascorsa dormendo sedato all'hospice circondato dal mio amore e dall'empatia degli infermieri delle cure palliative.

 

E' sempre stato un anima eclettica, un personaggio creativo, sarcastico, amante della musica, del buon cibo, della vita, dei viaggi, voleva bene a tutti...e ha lasciato un grande vuoto non solo dentro di me e sua mamma ma anche nella vita delle amicizie che ha instaurato col suo carattere coinvolgente.

 

Io ero preparata alla sua morte, anche se la botta mi è arrivata bella tosta quando mi sono resa conto che non avrei piu potuto parlare e interagire con lui.

 

Il funerale è stato breve ma toccante, e adatto a lui, con la musica dei Queen in camera ardente come se fosse stato una rock star. 

 

E' appena successo quindi mi prendo i miei tempi per accogliere tutte le emozioni che arrivano e mi nutro di ciò che di bello abbiamo avuto, degli anni vissuti insieme pienamente, anche se avrei voluto che durassero di più. Ora sento il dolore della sua assenza, ma anche il sollievo che lui sia libero dalla sofferenza, perchè per uno come lui iperattivo e vitale, sopravvivere o vegetare non sarebbe stato giusto. 

 

E spesso piango e rido contemporaneamente pensando a quanto mi mancano la sua ironia e le sue facce buffe.

 

Non è il primo lutto che vivo, ho perso un fratello e mio padre anni fa, quindi la morte ha già avuto un ruolo nella mia vita e nella mia arte, ma stavolta devo ammettere che è più difficile, è tutto diverso è più coinvolgente, è un evento che tocca ogni sfera ogni aspetto del mio vivere, era il compagno di vita con cui avevo scelto di invecchiare, una persona molto magnetica e particolare che mi spronava ad essere me stessa. 

Quindi credo sia giusto condividerlo perchè è parte di me, del mio passato e di ciò che diventerò.

 

"Sento che continueremo a "mancarci" e lo sapremo senza dircelo, sarà il vento a sussurrarlo per noi. Ascolteremo la nostra "assenza"nel silenzio di un tramonto, la scorgeremo da lontano negli sguardi di passanti che distrattamente ci passeranno accanto, così anche noi ci passeremo accanto senza saperlo. Le nostre anime si sfioreranno per le vie del cuore."
(Floriana Antonelli)

"La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace. "

 

(Henry Scott Holland)